Qualificazione Global Solo Challenge

Riccardo Tosetto ce l’ha fatta. Una sola chance per qualificarsi e coronare il sogno di una vita. Duemila miglia in solitaria e senza scalo tra Mediterraneo e Atlantico per strappare il pass per potersi presentare ad ottobre alla partenza della Global Solo Challenge, la regata in solitaria senza scalo attorno al mondo attraverso i tre Grandi Capi. Il velista di Cittadella (Pd) è partito da Trieste lo scorso 17 maggio e in dodici giorni ha coperto la distanza necessaria a completare il test obbligatorio che tutti i partecipanti devono sostenere per guadagnarsi il diritto di presentarsi ai nastri di partenza.

 

Al suo fianco, “Obportus”, l’imbarcazione Class 40 in vetroresina che Riccardo ha acquistato dal professionista francese Louis Burton e che per tutto l’inverno ha smontato e rimontato pezzo per pezzo, rinforzandola e adattandola alla navigazione oceanica in solitaria. Questo il suo racconto:

 

Un inizio in salita. “E’ stato un test impegnativo fin dalle prime miglia. Passato il Quarnaro con una bora robusta, fino in Puglia ho dovuto affrontare onde costanti, maltempo e un po’ di traffico, con navi cargo grandi come palazzi che mi hanno costretto a cambiare rotta più volte per non rischiare situazioni spiacevoli, specie di notte”.

 

Oltre il limite della barca. “Il tratto più impegnativo è stato quello al largo della Calabria, fino allo stretto di Messina, lì sì ho messo a dura prova la struttura della barca e tutta l’attrezzatura, volando fino alla velocità di 15 nodi, oltre ogni limite immaginabile per  Obportus. E’ stato in quel tratto che ho rotto il punto di scotta della randa, il punto di fissaggio tra boma e scotta che permette di cambiare l’angolazione della randa rispetto al vento. Si è rotta nel punto in prossimità del boma che a quel punto non era più vincolato e veniva proiettato fuori bordo. Con un bel po’ di fatica l’ho recupero e fissato con una cima doppia. Una soluzione di emergenza, che al calar del vento ho riparato in modo definitivo”.

 

Un po’ di tregua. “Lo stretto di Messina era abbastanza trafficato e mi ha sputato fuori verso Salina, Filicudi e Ustica dove la brezza ha rallentato. Ho issato lo spinnaker e via, fino a vedere le coste della Sardegna. Mille miglia nei primi sette giorni, non male!”

 

Andatura da record. “Dalla Sardegna ho puntato verso le Baleari e con lo spinnaker spiegato ho corso il miglior tratto di tutta la qualifica, sessanta e più ore con velocità sempre sopra i dieci nodi. Obportus planava sulle onde che era una bellezza, in quei giorni abbiamo percorso quasi 400 miglia senza incomodi.”

 

Un passeggero inaspettato. “Al largo di Minorca ho anche accolto a bordo un passeggero, un piccolissimo uccellino che poi abbiamo scoperto essere una Cannaiola, probabilmente stremato da un lungo volo. Si è posato prima sulla barca per riposarsi, poi è successa una cosa bellissima. Forse perchè era alla ricerca di un po’ di calore, forse perchè cercava del cibo, fato sta che mi si posava addosso e mi seguiva dappertutto. Era con me se uscivo dal pozzetto e mi seguiva fin sotto coperta quando dovevo andare sulla plancia comandi. Ci siamo fatti compagnia per un paio di giorni, poi è tornato al suo viaggio e io al mio. Spero sia su qualche spiaggia a godersi il caldo e qualche briciola di pane spagnolo o nordafricano.”

 

Di nuovo sulle montagne russe. “Dopo questa breve pausa, sono ricominciate le montagne russe. Onde fino a quattro metri, pioggia che depositava un sacco di sabbia rossa del Sahara sul ponte e vento tra venticinque e trenta nodi, ormai però ci stavo facendo l’abitudine, è stato esaltante. C’è stato un tratto di oltre dieci ore di navigazione a quasi undici nodi di media, 270 miglia in 24 ore che mi hanno proiettato verso Gibilterra. Qui il solito traffico infernale e qualche peripezia per evitare, navi, barchette, barche a vela e pescherecci…sembrava di essere in centro a Padova il sabato pomeriggio!”

 

Missione compiuta! “Ultime miglia dentro lo stretto di Gibilterra con vento contro, andatura di bolina e la prua che fa a cazzotti con le onde, ma ormai era fatta. Alle 14 di lunedì 29 maggio ho raggiunto le 2000 miglia e ho comunicato all’organizzazione l’avvenuta qualifica. Ero partito il 17 maggio da Trieste, sono ufficialmente in gara alla Global Solo Challenge 2023! “

 

Un pastasciutta da chef e sonno regolare. “Per quanto riguarda l’alimentazione, mi sono trovato bene con i cibi criodisidratati e la pasta che mi sono fatto con la pentola a pressione la rifarò anche a casa, buonissima! Devo trovare un equilibrio migliore nella distribuzione dei pasti perchè alla fine ho mangiato meno di quel che dovevo, soprattutto in alcune parti del viaggio in cui l’appetito mancava e non mi sono forzato a mangiare. Bene anche il sonno che sono riuscito a distribuire bene durante tutto il viaggio, solo qualche notte ho un po’ patito perchè il traffico navale mi preoccupava, ma in gara dovrei trovare condizioni migliori perchè in pieno oceano non c’è il traffico delle piccole imbarcazioni, pescherecci, reti, nasse etc.” 

Un team in barca… più uno! Non ho sofferto la solitudine e anzi, grazie al fatto di essere spesso sotto costa ho sentito molto vicine tutte le persone che mi hanno accompagnato in questa prima parte del viaggio. La mia ragazza Valeria, la mia famiglia, i ragazzi dello shore team e di World Appeal, gli sponsor e anche tante persone che non conosco e che si stanno appassionando alla mia sfida tramite i social. Ah, e poi c’è stato l’uccellino a fare un po’ di strada con me, chissà dov’è ora.”

L’appuntamento adesso è per il 29 ottobre a La Coruña, quando Riccardo e Obportus riprenderanno il mare, stavolta per fare assieme il giro del mondo! 

Cos’è la Global Solo Challenge. Global Solo Challenge è la prima regata ecosostenibile attorno al mondo senza scalo, senza assistenza e attraverso i tre Grandi Capi: Capo di Buona Speranza (Sud Africa), Capo Leeuwin (Australia) e Capo Horn (Cile). Nell’ottica di una maggiore sostenibilità e per abbattere i costi di partecipazione, la formula della regata prevede che nessuna barca sia costruita appositamente per la competizione. Ai nastri di partenza si presenteranno solo imbarcazioni usate, con partenza in ordine inverso rispetto alle loro prestazioni. Più sono lente e prima partiranno da La Coruña, mentre le più veloci come quella di Tosetto partiranno a quasi un mese di distanza per garantire a tutti le stesse chances di vittoria.

Segui Riccardo Tosetto sui social. Sul sito riccardotosetto.it e nel suo profilo Instagram (@_riccardosolochallenge_) si potranno seguire gli aggiornamenti sulle modifiche e gli upgrade che Riccardo farà prima di partire per la Global Solo Challenge.

Published On: Giugno 1st, 2023Categories: News