Trasferimento Vela Francia Italia

Il primo viaggio verso la Global Solo Challenge è… in aereo. Da Venezia a Nantes per andare con Pippo, marinaio fidato, a conoscere la nostra bella e portarla in Italia, via mare ovviamente.

Si salpa da Saint – Malo, storica città portuale in Bretagna con il suo centro storico circondato da alte pareti di granito che in passato fungevano da roccaforte per i corsari, pirati ufficialmente riconosciuti dal re di Francia. Qui è ormeggiata Obportus, la barca a vela class 40 che Riccardo porterà attorno al globo nel 2023 per la Global Solo Challenge. La barca ha già corso diverse regate, mai però il giro del mondo. E’ in condizioni più che buone, anche se avrà bisogno di un set up specifico per la Global Solo Challenge. Per ora però, solo qualche lavoretto e si parte.

E’ subito oceano. Onde lunghe, così diverse da quelle del Mediterraneo. Il vento all’inizio ci da una mano, ma poi cala e bisogna « smotorare » un bel po’. Un po’ troppo forse, tanto che il gasolio finisce e riusciamo ad approdare per un pelo a Porto de Cariño, vicino a La Coruña. Mentre facciamo il pieno ne approfittiamo per gustare un piatto di polpo alla gallega, una birra e poi saltiamo di nuovo a bordo.

La strada è ancora tanta, tantissima, e le onde iniziano ad ingrossarsi. Alcune sono alte 5 metri, ci planiamo sopra e loro ci spingono, da brividi! Siamo al largo del Portogallo quando il vento inizia a soffiare sempre più forte. Arriva a 48 nodi, la direzione però è quella giusta perciò barra a dritta e via! 1000 miglia. Nella notte, le luci della Rocca di Gibilterra sono alle spalle, sul radar un numero incredibile di navi, mercantili e petroliere, sembra un videogioco di battaglia navale. Navighiamo in Mediterraneo!

Viaggiamo per un po’ alle spalle di una bassa pressione rincorrendo il brutto tempo senza raggiungerlo mai. Al largo della Baleari, altra bella sventolata a 40 kn.  In poco tempo doppiamo la Sardegna e arriviamo in Sicilia, a San Vito Lo Capo. Con un po’ di fortuna e costanza in 13 giorni copriamo le prime 2000 miglia. Quasi un record, è come se la barca ci dicesse: « Visto di cosa sono capace? » Festeggiamo l’arrivo in Italia approdando per una doccia calda, una bella pizza siciliana e una sontuosa dormita. L’indomani facciamo la spesa, gasolio, ma prima di partire

abbiamo avuto un problema all’elettronica. La barca la conosciamo da nemmeno due settimane, perciò tiriamo fuori TUTTI i manuali e passo dopo passo resettiamo più volte il sistema, fino a risolvere il guasto.

Ripartiamo di slancio, ma il vento è fiacco e alterniamo vela e motore. Dopo Alicudi e Filicudi il motore inizia a fare fatica, c’è qualcosa che lo blocca e così nel tepore delle acque di un 27 aprile ho fatto il primi bagnetto di stagione. Elica però liberata da una lenza e si riparte. Come non bastasse, il  vento fa dietrofront e comincia a soffiarci in faccia. Tocca accendere ancora il motore, le previsioni ci dicono che la situazione rimarrà stabile così per due o tre giorni, che disdetta!

Siamo fuori da Messina con la punta del naso verso Sud ma con la testa verso la meta finale del nostro viaggio di battesimo: Monfalcone stiamo arrivando!

Published On: Aprile 28th, 2022Categories: News